Gregorio Cosentino

Il fortunato incontro avvenne nel 1978, all’inizio della produzione dei miei sintetizzatori modulari.

Gregorio, appassionato di elettronica e quasi mio coetaneo, mi disse di essere un pianista compositore di musica per film e di aver inciso un disco con l’orchestra sinfonica della TV svizzera ; un Lp con le sue composizioni, che mi regalò.

Ascoltato la sua musica, mi accorsi immediatamente che Gregorio, o meglio Greg,  era “l’uomo giusto al momento giusto”, non persi l’occasione di coinvolgerlo nel mio progetto, mettendo a sua disposizione, un sintetizzatore modulare, dopo avergli illustrato l’utilizzo e la filosofia dello strumento.

Una settimana più tardi mi portò una cassetta con la registrazione di brani musicali realizzati con il mio sintetizzatore; negli anni seguenti, si attrezzò con altri strumenti elettronici e computer realizzando altri dischi con la sua, “New Pocket Symphony Orchestra”, la sua orchestra personale fatta di elettroni.

È per merito di Greg, se ho realizzato la tastiera digitale in sostituzione di quella analogica, che aveva un grosso difetto; insieme alle tensioni di controllo dei VCO e i Gate per gli ADSR, di tanto in tanto emetteva, qualcosa di suo; uno spiacevole gemito (glitch), che inficiava il lavoro di registrazione della traccia audio.

In quegli anni, non c’era ancora il protocollo MIDI e neppure i programmi per computer come CUBASE, da utilizzare per la gestione delle registrazioni multi traccia.

Il lavoro di registrazione audio si faceva con un registratore analogico con due o più piste; nel suo caso il registratore era un REVOX 4 tracce; il sincronismo tra le tracce si faceva ad orecchio.

L’operazione, poca agevole, necessitava di diverse operazioni per ottenere il risultato finale, in pratica:

S’incideva la prima traccia, poi ascoltando questa, tramite un mixer, s’incideva la seconda, quindi, ascoltando le prime due tracce s’incideva la terza e così via; quando servivano più voci, si riversavano le tracce registrate su una traccia libera; in genere questo artificio era utilizzato per l’accompagnamento e il sottofondo musicale, riservando le tracce principali per le melodie.

 

Quando il glitch, emesso dalla tastiera analogica, rimaneva inciso con la musica, era necessario eliminarlo.

C’erano due possibilità: ripetere l’incisione dall’inizio, sperando di non avere altri glitch, cosa molto improbabile, oppure, con un lavoro da certosino, tagliare il pezzo di traccia con il difetto e congiungere il nastro dopo aver eliminato la lacuna, ma, con un nastro multi traccia non è un’operazione facile.

Greg mi accompagnò come dimostratore in molte fiere dell’elettronica, tra questa anche al SIM HI-FI di Milano, la più importante fiera europea per il settore musicale e alta fedeltà.

Sono passati quaranta anni da allora, l’elettronica si è evoluta rendendo accessibile a tutti con capacità e orecchio musicale, di realizzare in casa le proprie incisioni.

Quello che manca ai giovani esordienti, è la conoscenza musicale nella sua interezza, difficilmente conoscono la storia della musica o hanno frequentato il conservatorio, e sono convinti che sia sufficiente un taglia e incolla, giacché non conoscono cosa è il MIDI, e pubblicare su youtube un video per auto promuoversi e dichiararsi musicisti; sinceramente ho ascoltato brani fatti da un’Intelligenza artificiale (AI) con il Machine Learning, che sono fatti meglio.

La realtà è che, con i loro pezzi, si rivolgono a chi è come loro, pertanto è giusto che sia così, e c’è chi ne approfitta e pensa al business….

Un brano musicale realizzato da un musicista, che ha conseguito gli studi necessari per dichiararsi tale, è apprezzato da chi ha le conoscenze culturali per comprenderlo e probabilmente anche da un’AI, se potesse esprimere la propria opinione. 

 

Oggi Greg, ha la sua orchestra elettronica personale, la “Virtual Symphony Orchestra”, ogni suono è stato costruito e salvato come Sound Fonts.

 

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Con più di 500 produzioni depositate alla SIAE, Gregorio continua la sua inesauribile  opera.

dal suo Canale Youtube

Riccardo Monti