l'argomento della mia  tesi di Laurea

Più precisamente abbiamo esaminato le varie possibilità d’indagine sperimentale della situazione spaziale al C-28;

nel caso del poriferasterolo,

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Questo sterolo si trova quale costituente sterolico principale nell'alga Ochromonas Malhamensis.

vediamo quale sarà il nuovo schema seguire:

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Come si vede dallo schema, dopo aver ottenuto la propionaldeide, è necessario compiere una (B.V.), Bayer Villiger su di un’aldeide.

I dati riportati in letteratura per questa reazione non sono ben definiti in quanto una stessa aldeide sottoposta a B.V., una volta può andare ad acido e la volta successiva può condurre a formiato.

Si pensò quindi di fare una prova in bianco sulla propionaldeide, utilizzando, nuovamente, il meta Cloro perbenzoico come agente ossidante.

Le prove eseguite ci mostrarono che la nostra aldeide va esclusivamente ad acido.

Cercammo allora un’altra strada che ci conducesse all'alcool etilico.

Precisamente quella descritta nel seguente schema:

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Il passaggio olefina ---- acido propionico, si potrebbe compiere mediante un’ozonolisi ossidativa.

Il passaggio successivo sarebbe effettuato con ossalilcloruro, che, non dovrebbe provocare racemizzazione al carbonio vicino al centro di reazione.

Lo stadio cloruro acilico --- metil etil chetone , effettuato con Me2 Cd è quello, che da rese di stereospecificità migliori.

Purtroppo la B. V. sul metil chetone, procede con rese soddisfacenti impiegando l'acido trifluoroperacetico,

la cui preparazione richiede H2O2 al 90%.

Abbiamo poi preso in esame la reazione dei cloruri degli acidi con i peracidi; applicata al cloruro di propionile questa porta all’estere etilico secondo lo schema seguente:

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39-2

Questa reazione procede con ritenzione di configurazione al carbonio adiacente al gruppo -COCl; purtroppo c'è una piccola quota di reazione che avviene con meccanismo radicalico attraverso l’omolisi del diacil perossido intermedio, e questa provoca una parziale racemizzazione, tra il 10% e il 25%.

D'altra parte noi avevamo bisogno di uno schema degradativo.  che procedesse con una ritenzione di configurazione più elevata, perché l'etanolo marcato ottenuto dal processo di demolizione avrebbe avuto in ogni caso un solo atomo di tritio su quattro, interessato alla reazione con l'alcool deidrogenasi.

Questo significa valutare la perdita o la ritenzione non di tutto il tritio, ma soltanto del suo 25%; è chiaro che una parziale racemizzazione porterebbe a risultati intermedi che cadrebbero tra i valori dagli errori sperimentali e non sarebbero pertanto interpretabili.

Per ragioni analoghe abbiamo scartato cioè la disidratazione stereospecifica.

un'altra possibilità ,cioè la disidratazione stereo specifica del “due metil tre pentanolo”. ,

Come si vede dalla figura:

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I risultati sono univoci, nel senso che le olefine risultanti contengono solo Ha o solo Hb, soltanto quando la disidratazione sia totalmente anti o totalmente sin.

D'altra parte in un recente lavoro sull'argomento si è visto che anche quando le condizioni sperimentali sono tali, da fare avvenire l'eliminazione con andamento tutto "anti", l'effetto isotopico è così elevato da togliere affidabilità ai risultati.

Dall'insieme delle strade da noi esaminate le uniche due che ci sembrano accessibili e affidabili, sono la trasformazione dell'acido propionico in metil etil chetone seguita da Bayer Villiger e la trasformazione del cloruro di propionile in estere etilico con acido meta-cloro-perbenzoico.

Poiché una grande complicazione interpretativa deriva dalla presenza di tritio sul metile terminale, abbiamo deciso di biosintetizzare il poriferasterolo utilizzando quale precursore marcato non la metionina triziata, bensì il 24-metilen colesterolo triziato sul CH2 metilenico; questo precursore darà origine a poriferasterolo con un solo atomo di tritio facilitandone l'indagine secondo il seguente schema:

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Riccardo Monti