prefazione del capitolato di appalto che descrive il progetto di massima nelle sue funzioni.

Saloni di rappresentanza dell’amministrazione Provinciale di Varese – 1° lotto

 

Prima di iniziare la descrizione tecnica descrittiva dell’impianto di sonorizzazione dei saloni di Rappresentanza della Amministrazione Provinciale di Varese, è necessario puntualizzare che le scelte del sistema adottato sono vincolate alla struttura architettonica ed alla esigenza estetica dei locali medesimi, nonché alla necessità di dover estendere, in un secondo tempo l’impianto di sonorizzazione agli altri locali da ristrutturare.

Ciò premesso, sono stati scartati i sistemi classici di diffusione sonora, che consistono in un'unica unità centrale di “potenza”, che pilota un sistema di diffusori acustici passivi, appositamente accoppiati per mantenere costante  l’impedenza del sistema sonoro.

Si è optato, invece, per un sistema di multi amplificazione, cioè un sistema costituito da tanti piccoli amplificatori dotati del proprio altoparlante, che preleva il segnale proveniente dalla regia collegandosi in parallelo alla linea di trasmissione.

Tale sistema avendo un impedenza di ingresso elevata (maggiore di 100 kohm) carica in modo minimo la stadio “buffer” posto nella cabina di regia.

Il sistema adottato per la trasmissione del segnale è la “modulazione di frequenza” via cavo.

Questo tipo di sistema consiste nel trasformare il segnale di tipo analogico proveniente dal mixer posto nella cabina di regia, che ha un segnale di ampiezza di poche centinaia di millivolt, in un segnale di tipo digitale di ampiezza notevolmente superiore (nel nostro caso 12 volt) del quale si modula la frequenza con il segnale analogico proveniente dalla regia.

Il sistema può essere fatto adottando un modulatore di tipo “delta”; nel nostro caso non è necessario utilizzare dei sistemi di elevata fedeltà di riproduzione, in quanto la nostra necessità è limitata alla gamma 300 – 3000 Hz.

Per la modulazione di tale tipo di segnale, da parte dei sistemi auto amplificati, è sufficiente una semplice rete RC opportunamente dimensionata.

Avendo la necessità di equalizzare i locali in modo elettronico, non potendo ricorrere a drappi, tendaggi o moquette, il demodulatore è costituito da un filtro passa banda sintonizzabile in modo che oltre a svolgere l’azione di demodulatore permette di equalizzare l’ambiente a secondo delle necessità.

Inoltre, nel caso che ci siano più altoparlanti posti nel medesimo salone, trattandosi di ambienti particolarmente risonanti, dove potrebbero generarsi noiosi battimenti ed echi dovuti alle onde di riflesso, si è previsto che in ogni sistema ci sia la possibilità di ritardare (mediante linee di ritardo) di alcuni millisecondi il segnale audio riprodotto, minimizzando i suddetti echi.

Per il sistema “cercapersone”, le linee di trasmissione sonora che partono dalla cabina di regia sono differenziate così da poter selezionare i vari locali, questo perché può essere necessario chiudere l’audio nei locali chiusi.

Pertanto è possibile chiamare una persona dalla cabina di regia, senza disturbare l’andamento del consiglio.

Quando si cerca la persona, si può sentire ugualmente in sottofondo ciò che avviene in sala consiglio.

 

Gestione Sala Consiglio

 

Per la gestione della “sala consiglio”, è previsto l’utilizzo di un personal computer che provvederà, mediante le opportune interfacce, alla funzione di gestire le postazioni microfoniche.

In particolare:

dovrà memorizzare l’ordine di prenotazione di richiesta d’intervento da parte dei consiglieri,

dovrà abilitare la postazione microfonica,

dovrà controllare e memorizzare quali e quanti sono i consiglieri intervenuti,

 dovrà effettuare il conteggio delle votazioni per alzata di mano,

 dovrà stampare su carta i risultati dei conteggi oltre che visualizzarli su monitor.

Inoltre dovrà essere disponibile a essere programmato per le esigenze che dovessero sorgere in seguito.

Il dialogo tra il computer e le postazioni microfoniche avviene mediante gli “encoder”, cioè dei sistemi digitali di codificazione; Gli encoder utilizzati hanno una possibilità di codificazione di 12 bit che equivalgono a 4.096 combinazioni.

Ogni postazione microfonica è codificata con 6 bit, ciò significa che si possono gestire 64 postazioni microfoniche, i rimanenti 6 bit, sono utilizzati per il riconoscimento di presenza di ogni singolo consigliere, che avverrà con l’inserimento della apposita scheda in dotazione ad ogni singolo consigliere, nella fessura prevista su ogni postazione microfonica.

I 6 bit relativi alla postazione microfonica sono codificati mediante un “dip switch” posto sotto la base microfonica; questo perché nella eventualità che una postazione si guasti, se ne possa usare un'altra impostando il medesimo codice di identificazione.

Per la prenotazione alla parola, sarà sufficiente premere il pulsante posto sulla postazione microfonica, in questo modo, sarà trasmesso al computer, il codice che sarà decodificato e visualizzato in ordine di prenotazione sul monitor.

Tale pulsante, servirà anche per la votazione per alzata di mano.

Quando il presidente darà la parola, automaticamente la prima persona che si è prenotata, avrà la postazione microfonica abilitata.

Il presidente può, comunque, intervenire ogni volta che lo desidera senza doversi prenotare.

Il presidente ha altresì la possibilità, comunicando con la regia, di far intervenire l’oratore di sua scelta, non rispettando l’ordine cronologico.

I dati registrati dal computer sono visualizzati su di un monitor posto nella cabina di regia, su di un monitor posto di fronte al presidente e su uno schermo gigante posto alle spalle  del presidente in modo che possa essere visto da tutti i consiglieri.

Per quanto riguarda la sala conferenza, oltre alla postazione microfonica posta sul tavolo del presidente, disporrà di un pulpito al quale si alterneranno gli oratori e di un radiomicrofono che dovrà essere portato tra il pubblico qualora questo richieda l’intervento.

Nella sala regia è previsto l’utilizzazione di due registratori a bobina dotato di autoreverse in maniera di poter registrare i dialoghi per circa 6 ore senza la necessità di dover cambiare la bobina.

L’altro a cassette, equipaggiato di servomeccanismi in modo che intervenga automaticamente qualora si verificasse un guasto al registratore  a bobine.

Riccardo Monti